Tante considerazioni da fare prima di spostare tutto su Facebook, e alla fine la decisione di aprire un account Cucinamente. 

La prima considerazione è sul tempo. Il tempo che ho a disposizione per condividere su "blogger" le immagini, le sensazioni e le emozioni che la cucina mi regala.
Con Facebook ho testato la semplicità e la velocità nello scattare e condividere. Quindi mi sono detto: "che ci faccio con tutte queste foto che ritraggono bellissimi momenti se non ho tempo di pubblicarle su Blogger"? bhe...apro un profilo Facebook ed inizio a condividere.

Dai primi post su Facebook andremo un po a ritroso negli anni, per rendere vivo un po il profilo, poi man mano giornalmente sempre qualcosa di nuovo da pubblicare. 

Chiedetemi l'amicizia, su Facebook; sarò felice di accettarla e sentire i vostri commenti e i vostri consigli. 

See you...
























…cucino ma non pubblico...

Nel corso di questi due anni ho cucinato, poi ho smesso per dedicarmi ad altro, poi ho riiniziato, nel frattempo ho smantellato casa, cucina e amicizie, per poi ricomporre tutto, in un modo migliore, la cucina è nuova e bella, "a forma" di Francesco, le idee sono più chiare, più raffinate, le esperienze si sono susseguite una dietro l'altra, non mi resta altro che raccontarle.

Intanto qui vedete:
Spaghetto di gragnano con pesce spada, fave e pomodorini confit, un'idea arrivata nella mia testa recentemente, avevo voglia di colori e profumi
ed ecco che è uscita fuori questa ricettina facile facile:

Spada fresco tagliato a dadoni abbastanza grossi in modo da permettergli di rimanere tenero altrimenti la cottura seppur brevissima lo farebbe diventare stopposo.
Quindi dadoni di spada e fave sgusciate, 2 minuti spadellati con olio evo ed una sfumata di vino bianco.
Un'ora prima vi siete preparati i pomodorini confit a 140 gradi per 40 minuti in forno spolverati con un trito di menta, salvia e rosmarino, un po di sale, pepe quanto basta ed un pizzico di zucchero.
Buttate la pasta, nel frattempo unite a fave e spada i pomodorini che rilasceranno immediatamente il proprio succo ricchissimo, unite la pasta al condimento e mantecate in padella senza l'utilizzo di nessun utensile, ma solo col movimento della padella, rischireste di rompere tutto.

Buon inizio estate ;)

Era gia da un po che dovevo pubblicare questo Starter, ed ora è giunta la sua ora!
Molto semplice ma d'effetto; sarà che amo, adoro, venero le melanzane che ogni cosa che faccio utilizzando questo fantastico ingrediente mi riesce...
Ragazzi l'estate è nel suo pieno, cucino poco e quando lo faccio è quasi sempre per gli amici alle 5 di mattina (con risultati molto scarsi direi) quindi, aspettando tempi migliori intanto beccatevi quest'antipastino ;-)

Per le crepes: • 300 ml di latte • 120 g di farina • 2 uova • un pizzico di sale
Frullate latte, uova, farina e sale; riscaldate bene il padellino ungendolo con un goccio di olio. Versatevi un po' di pastella ruotando il padellino
in modo che il fondo sia ricoperto da uno strato sottile. Dopo un minuto, infilando una spatola sotto la crêpe, rigiratela e fatela cuocere per un minuto ancora. Se siete bravi, potete girarla in aria facendo in modo che la crêpe ricada sulla padella e non per terra! Mano a mano che sono pronte mettete le crêpes una sull'altra.

Per il ripieno.
Tagliate 2 melanzane a tocchettini, una carota ed una cipolla, in una padella scaldate dell'olio EVO e dell'aglio, cuocete tutto aggiungendo un pizzico di sale ed un pò di pepe. Fate raffreddare e poi col minipimer ad immersione riducete in crema.

Per il letto di pomodorini:
Pomodorini in scatola, da far soffriggere con olio ed aglio ed una foglia di basilico. Pepate e salate.

Impiattate tutto come da foto, ma soprattutto chiudete il fagottino con un filo di erba cipollina (se ci riuscite) hi hi hi
see youuuuuuuuuuuu F.


I bravi artisti copiano, i grandi artisti rubano, mettiamola così, se è stato Picasso a dirlo io un po ci crederei.
Non ho potuto esimermi dal copiare questa fantastica insalatina ordinata qualche giorno fa in un locale della mia città. Un po scettico verso le insalate (da sempre) devo dire che questa mi ha sorpreso per gli ingredienti e per la effettiva riuscita nell'intento di voler stupire (un insalata non ci riesce sempre cosi bene).
Ho solo sostituito la scarola che non amo con la rucola (che amo) quindi:

Ingredienti:
Una fetta di pancetta tagliata a fiammiferi e fritta in olio EVO fino a diventare croccantissima, pecorino semistagionato (io ho usato quello di farindola), pezzettini di pera (abate), pezzettini di pane bruschettato e noci.

Si puo chiamare davvero insalatina? Non lo so, so solo che si fa mangiare piacevolmente

See you...

RICETTA TAROCCA DELLE ORECCHIETTE CON LE CIME DI RAPA!

- Buon anno
- Buone feste fatte
- Mamma mia ma ti sei ingrassato un po?
- Eh...sai le feste di Natale, le cene...
- Però ti trovo bene...
- Si, si, non c'è male...

Perchè ricetta tarocca?

Diciamo che avevo una gran voglia di fotografare domenica scorsa ed approfittando della bella giornata (ad avercene a gennaio di giornate cosi) ho dapprima cucinato queste bellissime orecchiette e poi allestito il mio "occasionale bank" sul terrazzino...luce naturale e via!

Per cio che riguarda la ricetta, direi che è una rivisitazione delle classiche orecchiette pugliesi perche al posto dei classici filetti di acciughe ho soffritto un paio di fantastiche salsicce, con del peperoncino rosso piccante e sfumate con un po di vino bianco. Non so a voi, ma a me fa letteralmente impazzire quando la salsiccia si attacca un po alla pentola, la temperatura della stessa è altissima e sfumi con un po di vino bianco che deglassa il fondo...dioooooo che buono...

Ovviamente una volta scolate le cimette e passate in padella con le salsicce, ho cotto le orecchiette nell'acqua della verdura, per poi (una volta cotte) unire il tutto e saltarle in padella...

Niente parmigiano please, e se volete usarlo, non fatevi mai vedere da un pugliese; loro inorridiscono davanti alle "cim d ràp" col parmigiano! :-)

See you Later! F

Ma voi avete una minima idea di quello che vi farebbe provare assaggiare questo baccalà?
No, non credo, "finquando non provi non sai...!"
Forse (probabilmete [di certo]) l'ultimo post del 2009, essendo al 28 di dicembre, ma con tanta voglia di fare, di cucinare, di fotografare...
Tra qualche settimana mi aspetta un viaggetto nel regno unito e spero di riportarvi le mie sensazioni culinarie con le mie parole e le mie fotografie.

Intanto: il Baccalà come lo faccio io, non è altro che filetto di baccalà dissalato (accuratamente per 5 giorni) sistemato ben benino su una graticola, cotto alla brace; successivamente condito con aglio a pezzettini, prezzemolo, olio extravergine d'oliva e peperone rosso (farfallone) fritto e sbriciolato (no sale, no pepe) ...una meraviglia!

Le foto per la prima volta forse non rendono giustizia alla bontà del piatto, ma se minimamente vi fidate di me...

Puo essere servito caldo, ma anche freddo fa la sua "porca figura"

See you F.


Centotrentasette i giorni da che le mie dita non battono questa tastiera bianca per pubblicare o scrivere qualcosa da farvi leggere.
Centotrentasette i motivi per cui sono stato lontano dalla cucina.
Centotrentasette i motivi per cui non avrei mai voluto restare lontano da Cucinamente.
Centotrentasette i buoni motivi per tornare ad essere quello che ero.
Centotrentasette le volte che mi sono chiesto "perchè"?
Molti più di centotrentasette i dolori che mi hanno tenuto in silenzio.
Molti più di centotrentasette i motivi per cui penso che svegliarsi al mattino e sorridere non abbia prezzo.
Centotrentasette le volte che avrei voluto avere ancora una volta tra le mie braccia chi oggi non c'è più.
Centotrentasette le volte che avrei voluto dire "sei la mia vita".

Crescere, capire, confrontarsi, chiudere dei rapporti, aprirne altri, piangere, ridere, divertirsi, andare in vacanza, tornare cambiati, morire, rinascere, perdere un padre anche se era tuo nonno, tante cose sono successe in centotrentasette giorni, i'm back, vogliate riprendermi per quello che sono, anche se il mio telefono ha squillato a vuoto per tre mesi, anche se non avete ricevuto risposta alle vostre mail ai vostri messaggi, regalatemi un vostro sorriso perche io farò altrettanto con voi.

Cercate il mio sguardo tra la gente, dove i rapporti sono veri, dove un respiro, una carezza un sorriso vi faranno capire davvero che sono tornato...

Foto: Filetto di maiale al mirto, scrivetemi per avere la ricetta, perchè questo post va bene così, era per tornare a vivere... ;-)





Una domenica sera di inizio estate, un caldo torrido che non ha fermato al nostra volontà di fare cucina!
Per chi non fosse poi cosi informato, dal 26 giugno al 5 luglio, a Pescara si stanno svolgendo i Giochi del Mediterraneo denominati Pescara 2009; una vera e propria iniezione di adrenalina per la Città che si è negli ultimi giorni che precedevano l'evento risvegliata ed animata come non mai!
L'idea del Cooking Show, è stata del mio caro amico e chef Luca Mastromattei, che mi ha suggerito cosa aveva in mente ed assieme abbiamo subito preparato un progettino da presentare alla commissione dei Giochi; tutto questo succede a Maggio; ed il 28 giugno scorso, eccoci all'opera!
A dire il vero, io non essendo un vero e proprio chef, ho fatto da commis a Luca che è stato eccezionale; infatti devo ringraziarlo per avermi coinvolto al 100% in questa bellissima iniziativa, portandomi fuori in sala con lui, facendo interviste assieme a lui e dandomi tanti meriti quasi quanti ne attribuivano a lui!
Deve dire il vero però...mi ha fatto pulire 300 calamari e per questo non lo perdonerò mai ;-) ma è comunque un esperienza!
Alla fine della fiera, abbiamo cucinato dei rigatoni di gragnano con julienne di calamari marinati al rhum e pomodorini datterini (la foto la vedete qui sopra) che sono piaciuti tantissimo; una soddisfazione unica è stata quando Luca era fuori a fare il cooking show ed io in cucina a capo di un paio di persone mentre preparavamo il piatto per 250 persone...ecco...lì mi son sentito un cuoco, anche se non lo sono!
Che dire...un'esperienza davvero indimendicabile, anche perchè a qualche giorno dall'evento, oggi mi chiamano per dirmi..."Francè...ti ho visto in tv" .... "Francè, ti ho visto sul giornale"... ecco, e pensare che lo faccio solo per passione! See You...

Qui sotto cosa si legge sui quotidiani...

La giornata di domenica 28 giugno ha portato oltre che i 2 ori olimpici nel medagliere italiano, anche un simbolico terzo oro in cucina per lo chef Luca Mastromattei, che si è esibito all'interno di Casa Italia presso il porto turistico di Pescara in un cooking show davanti a oltre 250 persone tra cui la campionessa olimpica di scherma Valentina Vezzali. Mastromattei supportato dal suo collega Francesco Cinapri, ha presentato in una serata incentrata sull'olio extravergine d'oliva dop, dei Rigatoni di Gragnano con calamari marinati al rhum e pomodorini dattarini. Lo chef Pescarese con questa serata afferma la convizione dell'amore che ha per la propria terra, e che il padre, il compianto Eriberto Mastromattei gli ha trasmesso, infatti dopo aver fatto espatriare i sapori abruzzesi in Inghilterra dove è titolare del Caffè Vivo di Newcastle che propone menù tipicamente abruzzesi, si fa promotore di eventi come il cooking show dello scorso 28 giugno per promuovere il nostro territorio o come lo scorso primo maggio in Spagna a Marbella per una cena di beneficenza a favore dei terremotati aquilani. La sua visione della cucina Abruzzese nel mondo sarà un trampolino di lancio per il giovane chef pescarese sempre più affermato.

Nulla di più semplice e nello stesso tempo, nulla di più buono per iniziare un viaggio attorno al baccalà, che mi vedrà impegnato sabato prossimo! Prove tecniche o solo voglia di capire qualcosa di più di questo straordinario elemento? Comprato un libro a proposito la scorsa settimana, e trovato un filetto di baccalà bagnato pronto per essere cotto, ho approfittato per fare questa ricetta; ma il senno di poi mi ha portato a comprare un'altro filetto che sto gia dissalando per sabato! Ho in mente di fare dei ravioli di baccalà! ma non solo...vedremo! In compenso ieri sera, un ferrari rosè assieme ad una splendida veduta dal mio terrazzino hanno accompagnato questa ricettina facile facile, che forse è un pò un azzardo chiamare "ratatouille", ma l'idea di base è quella quindi....

Una melanzana, una zucchina, un peperone giallo, una costa di sedano una cipolla e qualche pomodorino; soffriggete la cipolla in olio extravergine d'oliva, non appena inizia a dorare, deglassate il fondo con vino bianco per far se che la cipolla non bruci, una volta evaporato il vino, unite le verdure che avete precedentemente tagliato a cubetti di 1 cm, salate (poco), pepate e fate andare un po, finquando le verdurine legano tra di esse, ma attenzione non farle appassire assolutamente, devono rimanere croccanti perchè questà è un'insalatina sfiziosa. Nel frattempo, in padella con olio evo avete cotto 5 minuti il baccalà finquando non inizia a sfaldarsi. Lasciate raffreddare le due parti separatamente; non appena fredde sfaldate con le mani il baccalà ed unitelo alle verdurine, un filo d'olio a crudo e via...servite!
See you...




Dopo alcune settimane passate a fare "la danza del sole" finalmente qualcuno lassù si è ricordato che noi umani abbiamo bisogno di luce e di calore per sopravvivere e soprattutto per essere felici e per far si che il nostro umore sia al Top; così ecco una prima domenica di maggio che si rispetti: tanto sole, caldo da mare e voglia di vivere!
Glissato l'invito in spiaggia, ho "attrezzato" (come si dice da noi) un pranzetto (???) un pranzone sul terrazzino di casa mia con tanto di ombrellino bianco per ripararci dal sole (in attesa della tenda avvolgibile ordinata e pagata per intero più di un mese fà e che ancora arriva grrrrrrrrr).
Inutile chiedere quale fosse il menù perchè non riesco a smettere di cucinare pesce da un anno a questa parte; sono letteralmente impazzito per le tartarre e per i crudi; ormai "tartarro" ;-) tutto quello che mi trovo davanti.
Domenica è stata la volta degli scampi (foto1) ma andiamo per ordine anche se manca qualche foto, per la precisione quella dei crudi di seppioline, quella del tiramisù scomposto che ormai è diventato un must sulla mia tavola e soprattutto quella della sangria della quale ho appreso la ricetta (vera) in Spagna la settimana scorsa.

• 1 Tartarre di scampi fragoline e menta
Crudi di seppioline in acqua salata con cipollotti rossi e peperoncino

• 2 Linguine all'acquapazza con ragù di razza, ciuffetti di seppioline, asparagina selvatica e pomodorini

• 3 Scamponi fiammati al brandy aglio olio romarino e pomodorini

• 4 Insalatina solo rucola, pomodorini noci e avocado, condita con aceto di mango succo di arancia e olio bio

Con gli antipasti Sangria ghiacciata preparata la sera precedente e a pranzo uno chardonnay sublime a cui potete dare uno sguardo qui

Per la cronaca, il pranzo è terminato alle 16,30 e la mia posizione a tavola al dolce era più vicina al disteso che al seduto. Terminato di pranzare mi sono dato una pacca sulla spalla perchè credetemi è stato davvero tutto sublime!

Se volete qualche ricetta di queste, fate come sempre: scrivete alla mia mail ed avrete suggerimenti...
Quando vorrei invitarvi tutti a casa mia.....
Baci a tutti!
F







"Grazie, ce sito fatto magnà 'na cosa straordinaria" sono le più belle parole in aquilano (pronuncia e la cadenza) che un cuoco si possa sentir dire!
Torno dalla tendopoli di Coppito (Aq) dove per 2 giorni ho cercato di rendermi utile con quello che nella vita mi piacerebbe fare davvero: cucinare!
Il mio amico, lo chef Luca Mastromattei a cui potete dare un occhiata qui, mi ha coinvolto in questa bellissima (seppur triste) esperienza, gettandomi, senza chiedermi, nella mischia, tra fornelli, pentoloni mastodontici e coltelli affilatissimi.
L'Associazione cuochi Villa Santa Maria in pianta stabile dal maledetto 6 aprile cucina ininterrottamente per queste persone sfortunate che in 20 secondi hanno perso tutto, cercando di regalare almeno a tavola un pò di spensieratezza.
Stiamo in un tendone di 10 metri per 3, con 8 fuochi, un lavello industriale e 2 banchi da lavoro; tra le 7 e 8 persone a rotazione chi più, chi meno esperto che cucinano per 400.
Incredibile girare per il paese in divisa e trovare tanta riconoscenza per un semplice pasto preparato con quello che arriva dagli aiuti umanitari, chi ti offre il caffè, chi ti fa complimenti, chi semplicemente ti regala un sorriso in segno di gratitutdine.
Arrivo un po spaesato tra crolli di palazzine, chiese sventrate, cerco di fare qualche foto da riportare a voi, ma poi mi accorgo che non è uno spettacolo perchè sotto quelle macerie sono morte delle persone; allora solo qualche immagine per voi, con la promessa che tornerò di nuovo tra quei fornelli...
see you! F


Nooo! i danni non ai fornelli, se danni si possono chiamare!
La questione è che quando esco da solo non mi mantengo! I miei amici vanno a fare shopping, e quando mi convinco anch'io ad uscire di sabato pomeriggio rigorosamente da solo per scelta, mi ritrovo irrimediabilmente, anzichè a provare scarpe e jeans, davanti a bottiglie di vino e di champagne ed allora lì "faccio i danni" nel senso che spendo "tanti" soldini! ;)
1 bottiglia di Taittinger Prestige Rosè, 3 bottiglie di Moet & Chandon, 1 Bottiglia di Sancerre (che sto apprezzando molto ultimamente) una bottiglia di Torcolato Maculan ed una di Privilegio dei Feudi di San Gregorio oltre che 8 scamponi da fare al cognac, Tonno rosso freschissimo, servizio da 6 di piatti in perfetto stile marinaro a righine (bellissimi) bicchieri da champagne etcetera etcetera etcetera per non andare avanti; e scarpe e jeans si vanno a far friggere.
Non ce la faccio, è più forte di me questo è il mio shopping! 
Naturalmente scelgo solo qualche foto da pubblicare della fantasmagorica cena che ne è seguita. Nello specifico la cosa più buona del mondo, carpaccio di tonno rosso e tartarre accompagnati con un Pecorino semistagionato di farindola (avete presente il fossa? dimenticatelo, costa il doppio ed è buono il doppio).
Un pensiero su tutti: queste sono le cose belle della vita!
see you!


Trattasi di un primo esperimento "a caldo" sulla realizzazione dei famigerati fagottelli "La Pergola" di Heinz Beck. 
Solo facendoli ci si puo accorgere di determinate cose.
Ma andiamo per ordine; cercherò di spiegare la composizione e gli ingredienti, almeno quel pò che ho appreso qualche giorno fà dal maestro!
Trattasi di fagottelli ripieni di carbonara...eh? Sì carbonara.
La pasta per fare i fagottelli l'ho comprata, non ho ancora una macchina per la pasta tutta mia, quindi mi son dovuto arrangiare comprando la sfoglia, solo che le macchine industriali la fanno troppo spessa per la realizzazione di questa ricetta, ho cercato di dirlo alla signorina che me la tagliaiva, ma lei sembrava non capire...infatti la sfoglia adatta per fare i fagottelli dev'essere sottilissimissima per far si che cuocia in 20 secondi e che l'interno composto da uova non si cuocia anch'esso e si rapprenda.
Iniziate cosi: uova montate a bagnomaria con una frusta con l'aggiunta di un pizzico di sale ed un pizzico di pepe, pian piano versate anche il pecorino (no no no parmigiano no!), quando le uova diventano una crema lasciar raffreddare in frigo per circa un'ora, nel frattempo montate la panna ed una volta raffreddate le uova unitevene un pò (pocaaa) altrimenti il composto diventa liquido ed invece deve assolutamente essere una mousse, innanzitutto perchè altrimenti non riuscireste a trattarlo come un ripieno dei fagottelli che andrete a fare, mettendo la mousse dentro una "sac a posh" e componendo i vostri fagottelli.
Intanto per il condimento fate rosolare in olio extravergine d'oliva (poco) un po di guanciale assolutamente tagliato a julienne, sfumate con vino bianco, sale e pepe ed il gioco è fatto (la ricetta originale vuole anche zucchine tagliata sottilissima, ma io non ce l'avevo, ma la prox volta mi attrezzo). Buttate nell'acqua bollente salata i fagottelli, giusto 20 secondi, il tempo che la pasta si cuocia e l'interno di uova e panna, da mousse torni ad essere liquido. 
Condite col guanciale e via!
L'effetto dovrebbe essere questo: una volta messo in bocca (rigorosamente per intero) il fagottello, la vostra bocca dovrebbe essere pervasa da un gusto assolutamente sublime e da un liquido che sa di "carbonara".
Il mio esperimento è "quasi" riuscito, se non fosse stato per la cottura un po troppo prolungata (per via della pasta troppo spessa) che ha fatto si che il ripieno non fosse proprio liquido liquido!
Eeee ma la sfida è iniziata! ci riproverò, caspita se ci riproverò, è troppo stimolante!
See you!





Un venerdi! Ti svegli e non sai cosa di preciso la giornata ti riserverà, anche se hai dei sentori sul fatto che tutto sarà positivo!
La prendi alla leggera, non hai avuto nemmeno il tempo di prepararti psicologicamente perchè la notizia è arrivata inaspettata, ma quando poi ti trovi al cospetto di un uomo cosi "piccolo" ma cosi "grande" allora capisci...
Capisci quanto una passione possa cambiare profondamente una persona, nel modo di pensare e negli atteggiamenti...
Un tedesco che pensa in italiano...impossibile penserete, ma no, non è cosi, è possibile e come. Heinz Beck è il cuoco tedesco più italiano che abbia mai conosciuto, non che ne abbia conosciuti molti, ma la sua cultura sul prodotto italiano, la sua minuzia nelle tecniche di lavorazione e di cottura "tutto all'italiana" mi ha fatto capire quanto fortunati siamo a disporre di un patrimonio culturale/enogastronomico cosi vasto!
Guardarlo cucinare mentre ti spiega cosa sta facendo, sentirlo spiegare il perchè di quel gesto è emozionante; ancor più emozionante è confrontarsi con lui, chiedergli consigli, sentirsi dare risposte esaurienti e non evasive, vederlo interessarsi alla tua domanda perchè è intelligente, vederlo capire che sai di cosa stai parlando!
Quattro portate, dall'antipasto al dolce, quattro capolavori, quattro delizie, quattro gioielli di cui ci ha spiegato per filo e per segno la preparazione.
Nel luglio scorso ero sono stato a "La Pergola" a Roma a mangiare da lui ed in quell'occasione l'avevo conosciuto, ma non avevo avuto modo di avere un confronto cosi diretto; in quell'occasione di tutto il menù degustazione mi è rimasto un sapore su tutti: I fagottini "La Pergola" ripieni di carbonara, e vederli oggi sul programma di lezione è stato pazzesco!
Ho capito! o meglio ci ha spiegato dei passaggi fondamentali per realizzarli. Spero che qualcuno dei miei amici se ne stupisca appena riproverò a farli!
Che dire? Un'esperienza? un divertimento? una passione? Sì tutto questo!
Auguro a chiunque vive la stessa mia passione di fare una esperienza di questo genere!
See You! Franz

• 1 Carpaccio di cappesante su amaranto al mais nero con olio allo zenzero
• 2 Fagottini "La pergola" Ripieno di carbonara
• 3 Ricciola, cime di rapa e neve di baccalà
• 4 Gelatina di arance con gelato alla vaniglia e fiori commestibili

Un mare di progetti; li vedi nascere crescere e poi nella tua testa svanire con la stessa rapidità in cui sono nati; La voglia di parlare con un amico seduto sul terrazzo in una "stranamente soleggiata" giornata d'inverno, la voglia di essere quel di più di quello che si è, o magari voglia di essere semplicemente quello che si è non avendone la possibilità fino in fondo.
Inizio questo gennaio 2009 con tante speranze; speranze di un anno migliore, speranze di avere più tempo da dedicare alle passioni che mi rendono felice ed alle persone che mi vogliono davvero bene; un anno pieno di bambini che nasceranno e che mi vedono già alle prese con battesimi, regalini e "ma quanto sei bello" vari...!
Anno bisesto anno funesto, mai più che nel 2008 la regola poteva essere confermata; buttiamocelo alle spalle rivolgendomi a chi come me non ne poteva davvero più di un anno che pareva ci avesse preso gusto a mandarci storti gli eventi della vita!
La rivoluzione da quel qualcosa che ci tiene ancorati a terra senza permetterci di volare è quello che dal 2009 mi aspetto!

FILETTO DI ORATA SU PURè AROMATIZZATO ALL'ARANCIO E CARCIOFI A LISTARELLE ricominciamo da qui và:
Premesso che non ce la faccio più a mangiare pesceeee! Le festività natalizie per me sono state a base di pesce: crudo-cotto-al forno-alla brace, accompagnato da champagne-vini bianchi-rossi etc...
Posto questo appetizer semplice semplice che non è nient'altro che un filetto di orata tagliato "a mattonella" e successivamente scottato su una padella antiaderente; fate una cosa però, praticate un taglietto sulla parte della pelle del pesce, altrimenti si arriccerà su se stesso e non avrete l'effetto desiderato.
Per ciò che riguarda il purè, lessate le patate, fatele a pezzettini, ed assieme al latte leggermente tiepido, un filo d'olio ed un pizzico di sale versatelo nel frullatore, solo successivamente averli ridotti a purè, versate 1 bicchiere di succo d'arancia (non quello comprato per carità) e debitamente filtrato dai residui di frutto; continuate a frullare finchè gli ingredienti non si amalgamano perfettamente.
Carciofo? bollito e poi fatto a listarelle!
Componete il piatto e fate un po di attenzione che sia "bello" oltre che buono!!
Buon inizio 2009 a tuttiiii!
Vi voglio bene! Franz



Eh si! credo sia arrivato proprio il momento; non posso più sfuggire alle continue richieste di pubblicare il piatto che nell'ultimo mese mi ha reso la vita più bella sotto alcuni aspetti.
Più bella perchè ho avuto la soddisfazione di farla vedere a milioni di italiani, più bella perchè nonostante non abbia vinto alla prova del cuoco, ha ricevuto tantissimi complimenti, più bella perche mi ha aiutato a stringere un'amicizia bella quanto inaspettata col mio amico di fornelli "Mario", più bella perchè da quando campeggia nella mia cucina, nella mia testa le mie idee diventano sempre più chiare su cosa in un futuro non immediatamente prossimo succederà!
Viva viva viva la pecorara di mare allora!
Un piatto rivisitato, ma col suo carattere classico; un'idea geniale in una sera di fine estate fuori, sul mio balcone, un panorama bellissimo e due amici che si scambiano idee, poi una convocazione per la prova del cuoco; un'esperienza bellissima, una "2 giorni" nella città eterna piena di emozioni per il giorno dopo!
In prova generale negli studi della prova del cuoco, dopo la trasmissione i tecnici erano intenti a riordinare lo studio quando li vediamo avvicinarsi man mano che il profumo della nostra pecorara di mare si fa più insistente; è andata a finire che tutti con la forchetta in mano punzecchiavano i nostri anellini dalla padella, si guardavano come per dirsi ..."però"...bravi 'sti abruzzesi! Gustatevela e date un'occhiata qui
"the wind of the revolution"
see yaaaaaa!

Pecorara di mare
Ricetta di Francesco Cinapri e Mario Dottore
Ingredienti per 4 persone: 400 gr. di anellini, 1 melanzana, 1 zucchina, 1 peperone verde, peperoncino piccante, 5/6 pomodorini pachino, 1 seppia da 150/200 gr., 10 cozze circa, 1 bicchiere di vino bianco, 150
gr. di ricotta salata di pecora, olio extravergine d’oliva, aglio, prezzemolo, sale e pepe q.b.

Soffriggere in una padella nell’olio ex. v., una punta del peperoncino, uno spicchio d’aglio e 2 gambi di prezzemolo privato delle foglie. Tagliare la seppia a striscioline, unirla al soffritto, dopo un paio di
minuti far sfumare col vino bianco; far andare per qualche minuto; tagliare a dadini metà zucchina, metà melanzana e metà peperone, unire il tutto in padella, far andare senza far appassire troppo gli ortaggi per
farli rimanere croccanti. Unire i pomodorini pachino senza farli appassire troppo, unire la pasta precedentemente cotta in acqua salata e le cozze che si apriranno e rilasceranno la propria acqua.
Mantecare ed impiattare; grattugiare la ricotta salata e macinare un po di pepe nero.


Un'idea geniale a parer mio presa dal gambero. In una trasmissione di Simone Rugiati, per la verità da più di un'anno mi ero ripromesso di provare a farla ed è stata davvero una piccola rivelazione; la preparazione come d'altronde la cottura sono semplicissimi, basta disporre nel barattolino (con chiusura ermetica) filetti di merluzzo o di un pesce capace di cuocere col solo vapore e calore ed aggungere erbe e condimenti a piacimento, senza esagerare per non perdere il sapore del pesce; all'interno si creerà un esplosione di sapori e di odori che si acconpagnerà ad un vino bianco fresco! Sublime!
Ottimo come antipastino sfizioso magari in piccoli barattoli monoporzione! L'occhio vuole sempre la sua parte ricordatelo...
See You! Franz





Rivista, lavoro, tentativi di traslochi con l'ufficio, tentativi di scegliere un quadro per la mia casa (la settimana scorsa ho sfiorato l'acquisto di un quadro che non vi dico quanto costava...) tutti fattori che contribuiscono a tenermi fisicamente lontano da cucinamente; solo fisicamente però perchè col cuore sono sempre qui vicino alla mia passione.
Oggi ho trovato il tempo di postare 4 variazioni di lingua, spinto da una ventata di entusiasmo che una persona mi ha regalato venendo nel mio ufficio e chiacchierando piacevolmente.
Ho avuto l'onore di stare un po con Niko Romito del Ristorante Reale di Rivisondoli di cui ho parlato qui, e di avere uno scambio di idee con lui;
raccontandomi della sua nuova proposta di dolce, di cui parleremo nel prossimo numero di CMAG, mi ha anticipato tante cose sui suoi progetti, che non vi posso dire...comunque tornando a noi...
Questo post è il risultato del 1° degli incontri culinari anticipati nei precedenti post col mio amico Mario. Risultato assolutamente piacevole sia al palato che alla vista
Devo dire, cucinare con una persona che ha la tua stessa irrefrenabile passione è assolutamente un piacere e mentre cucini, ti vengono idee, le proponi, le metti in pratica, apprendi sempre qualcosa!
Al prossimo appuntamento ai fornelli! Sopra nell'ordine...

1 SALADE DI LINGUA,GOCCE DI LIME SALE E PEPE

2 SCALOPPATA DI LINGUA IN VELLUTATA DI SENAPE
3 TAGLIO CARPACCIO DI LINGUA IN FRESCHEZZA
4 CUBI DI LINGUA E COMPOSTA DI CIPOLLA ROSSA DI TROPEA


Le foto riprodotte su questo post appartengono ai leggittimi proprietari. Fonte: www.morenocedroni.it
Quando non riesci a scattare nessuna foto perche sei in compagnia e non è cortese, quando comunque la situazione ed il locale richiedono educazione ed un certo stile, allora ti ritrovi a scrivere solo qualche ora dopo, le tue sensazioni perchè non vuoi perdere nessuna sfumatura di quelle 2 ore che ti hanno regalato sensazioni stupende, sensazioni che magari una foto avrebbe impresso in un modo indelebile come lo aveva fatto qualche mese prima nel caso della cena da Heinz Beck, ma non lo hai fatto ed ora eccoti qui a cercare di non perdere nulla.
Lo scenario è tipicamente invernale, nonostante ci troviamo al 20 di settembre, un inizio autunno che credo non dimenticherò facilmente; davanti al locale c'è una statua della Madonna con lo sguardo rivolto a sud (la madonnina del pescatore) ed alla sua sinistra una spiaggia lunghissima, e poi il mare, che fa sentire fino alla soglia della porta del ristorante il suo rumore ed il suo odore.
Ci accoglie la moglie di Moreno, la signora Mariella, controlla la nostra prenotazione, ci fa lasciare le giacche e ci accompagna al tavolo; la sensazione prima è...."mare"!
Ambiente pulito, bianco, candido, i camerieri giovani e vestiti rigorosamente di bianco, le sedie non mi piacciono, non sono troppo comode, ma vi assicuro che dopo 1 esatto minuto il mio pensiero già non era più su di loro; ci chiedono se gradiamo dello champagne nell'attesa che ci portino i menù e la carta dei vini, non lo prendiamo perchè dopo 10 minuti arriva la nostra bottiglia di Krug Gran Cuvee, uno champagne assolutamente unico, controllo l'etichetta, ma non assaggio, l'esperto non sono io, è Rod che dà il suo ok, presto è nei nostri bicchieri, nell'attesa che i nostri 4 menu tradizione si posino davanti ai nostri occhi.
Menu tradizione che però vengono preceduti da un "susci & sushi", si, proprio quello senza l'h, ovvero il famigerato susci di Moreno Cedroni accompagnato dall'americano solido; io non credo di aver mai mangiato qualcosa di similmente buono in vita mia, o meglio, non credo di aver mai mangiato qualcosa di cosi buono in vita mia; non riuscirei a descrivere tutte le miniporzioni che abbiamo degustato e proverò del susci a dire cosa mi ha stupito su tutto: un quadratino di spada di 3cm x 3 che ho messo in bocca chiudendo contemporaneamente gli occhi, e lì, ho avuto l'immagine chiara nella mia mente: io devo conoscere l'uomo che ha creato questo!
Partiamo dopo questa assoluta esplosione di novità ed emozioni col nostro menu tradizione, intanto il krug fila via solo col susci, e siamo solo all'inizio; arriva la seconda bottiglia di champagne; rosè questa volta, che ci accompagna per 4 portate. Siamo in 4, arrivano ad ogni portata 4 camerieri che poggiano contemporaneamente i piatti ad ognuno di noi, ed uno di loro ci spiega i contenuti.
La serata è leggerissima, la conversazione lo stesso, ...simpatica, i sorrisi sono sulle nostre bocche durante tutto il tempo, ci buttiamo su un assurdo paragone: chi ci è piaciuto di più fino a quel momento? Heinz Beck o Moreno Cedroni?
io ho la mia personale opinione, ma voglio aspettare la fine della degustazione. Le portate vanno avanti ed ognuna di loro regala qualcosa di diverso da quella prima.
Un souvignon accompagna nella parte finale della cena; a questo punto ho deciso Cedroni su Beck! Siamo alla fine, il cameriere ci posa davanti una piccola stampa di un planisfero e su 4 diversi punti del mondo all'altezza del tropico del cancro poggia una pralina che racchiude in se elementi tipici di ogni preciso posto, non finirò mai di ringraziare Moreno Cedroni per questa cosa; caffè, tiramisu col pane del giorno prima, vino dolce un "Piccolit vigne di Zamò" assolutamente sublime.
Sono spaesato, no, è gia finito, voglio riiniziare, non voglio alzarmi, rimaniamo qui; la libreria che ho davanti ai miei occhi mi fa sentire a casa, sto bene qui...
è a quel punto che vedo passare un omino con una fascia colorata in testa, è Moreno Cedroni che è uscito dalla cucina, ecco, ora cosa faccio? intanto ci siamo alzati per guadagnare l'uscita, al momento del "buonasera grazie ed arrivederci" io non resisto mi distacco dagli altri e vado da Moreno Cedroni: Moreno, buonasera, le posso fare i miei piu vivi complimenti, gli stringo la mano, mi sorride mi ringrazia, io ringrazio lui, lo ringrazio di avermi regalato delle sensazioni uniche che solo un artista è in grado di regalare!
Usciamo, c'è vento, un vento fortissimo, che però non spazza via la mia felicità, la felicità di aver arricchito ancor di piu il mio bagaglio di conoscenza gastronomica.
Tornerò da lui, è stato come trovarsi davanti ad un'opera d'arte che fino a ieri avevi visto solo sui libri.


Questo è nel dettaglio quallo che abbiamo degustato:

2000 - Sushi & Susci ....scampo, spada, tonno e anguilla 2003 - Viaggio intorno ad un'alice 1998 - Scaglie di baccalà salate in casa, patè di olive nere e riso croccante 1996 - Ventresca di tonno in porchetta con patate e fagiolini 2002 - La scatoletta di pesce, gusto simmenthal 1984 - Brodetto alla senigalliese con testola e granchio 2003 - Gnocchetti di patate ai frutti di mare in salsa aglio, olio, e peperoncino 2002 - Bocconcini di rombo fritti con zucchine e salsa giardiniera 2006 - Magnum al cioccolato 2003 - Tiramisù con il pane del giorno prima 2007 - Tropico del cancro

Ormai le mie visita "ciaomariochecucinostasera" sono sempre piu frequenti!
Ma la situazione è da spiegare, altrimenti non è molto chiara...allora...
Io avere ufficio sopra bar, titolare bar essere mio amico Mario (l'amico che sa cucinare con cui vado alla prova del cuoco), da quando noi fare prove di cucina per andare a prova cuoco, io ogni volta che scendere sotto bar dire: "ciaomariochecucinostasera" e lui dare me sempre spunti creativi!
Ieri sera ad esempio avevo deciso di cucinare quello che avevo in casa senza fare assolutamente la spesa, e mi è bastato solo prendere n° 1 peperone alla modica cifra di 0,56 euro per spadellare questo semplice ma buonissimo piatto!
Idea di Mario, che mi ha suggerito di fare il pollo "alla fressora" piuttosto che al forno!
Il procedimento è semplice, in una padella olio EVO, 2 teste d'aglio in camicia e rametto di rosmarino, far soffriggere un po e poi mettere il pollo, appena formata la crosticina sulla pelle e comunque appena dorato, salare, pepare ed aggiungere 1 bicchiere di vino bianco che assieme ai succhi e i grassi della pelle del pollo formerà una salsina sublime; non appena il vino inizia ad evaporare, buttare giu peperoni tagliati a listarelle, 2 pomodorini e qualche oliva nera!
Il risultato lo vedete in foto!
A presto! Franz

Non posso omettere una cosa del genere, non sarebbe giusto; Questo magnifico piatto, che all'apparenza sembra una comunissima pasta con gli scampi, ha un ideatore ed una storia!
L'ideatore: Mario (onore a lui) un mio caro amico col quale ultimamente sto condividendo le gioie della cucina; ovvero da quando la caporedattrice della Prova del Cuoco di RaiUno, un bel giorno mi scrive una mail invitandomi dopo aver visto il mio blog a partecipare al programma,
così, prima del provino del 4 settembre scorso a Roma, giu con le prove in cucina!
Andremo io e lui e ci siamo inventati un piatto (non questo) assolutamente innovativo, qualcosa che in cucina non era fino ad oggi mai stato realizzato, ma lo pubblicherò solo dopo essere stato in trasmissione. Intanto godetevi questi rigatoni con gli scampi che erano sublimi!
Se volete sapere il perchè sono tanto speciali, ovvero se volete sapere il segreto...scrivetemi e ve lo dirò! Io e Mario faremo 2 incontri al mese per cucinare assieme, e tutto quello che cucineremo lo vedrete qui...curiosi? A prestissimo allora...
Baci! Franz




Avanti...alzi la mano chi, dopo aver visto queste foto, mi biasima per la mia assenza su cucinamente...avanti! ;)
Avevo bisogno di tutto quello che vedete, avevo bisogno di andare in giro in vespa vestito solo di costume ed occhiali da sole. Ho passato giorni stupendi in una nazione a cui avevo deciso di dare una seconda chance, visto che la prima era stato un disastro! Forse però avendo cambiato il modo di visitarla rispetto a 4 anni fa, è cambiato tanto; quest'anno siamo stati in giro per la croazia con 2 barche, abbiamo visitato posti che "senza barca" sarebbe stato impossibile vedere e goderne!
Trogir, Spalato, Sibenik, Kakan, cascate di Krka, insomma un tour più che una vacanza e poi...pesce pesce pesce, scamponi, calamari, branzini, tutto alla brace (consiglio vivamente, o meglio sconsiglio cotture e condimenti croati). Ovviamente non posso inserire tutto, ma credetemi è stato un vero spettacolo!
See you! F