"Grazie, ce sito fatto magnà 'na cosa straordinaria" sono le più belle parole in aquilano (pronuncia e la cadenza) che un cuoco si possa sentir dire!
Torno dalla tendopoli di Coppito (Aq) dove per 2 giorni ho cercato di rendermi utile con quello che nella vita mi piacerebbe fare davvero: cucinare!
Il mio amico, lo chef Luca Mastromattei a cui potete dare un occhiata qui, mi ha coinvolto in questa bellissima (seppur triste) esperienza, gettandomi, senza chiedermi, nella mischia, tra fornelli, pentoloni mastodontici e coltelli affilatissimi.
L'Associazione cuochi Villa Santa Maria in pianta stabile dal maledetto 6 aprile cucina ininterrottamente per queste persone sfortunate che in 20 secondi hanno perso tutto, cercando di regalare almeno a tavola un pò di spensieratezza.
Stiamo in un tendone di 10 metri per 3, con 8 fuochi, un lavello industriale e 2 banchi da lavoro; tra le 7 e 8 persone a rotazione chi più, chi meno esperto che cucinano per 400.
Incredibile girare per il paese in divisa e trovare tanta riconoscenza per un semplice pasto preparato con quello che arriva dagli aiuti umanitari, chi ti offre il caffè, chi ti fa complimenti, chi semplicemente ti regala un sorriso in segno di gratitutdine.
Arrivo un po spaesato tra crolli di palazzine, chiese sventrate, cerco di fare qualche foto da riportare a voi, ma poi mi accorgo che non è uno spettacolo perchè sotto quelle macerie sono morte delle persone; allora solo qualche immagine per voi, con la promessa che tornerò di nuovo tra quei fornelli...
see you! F
Torno dalla tendopoli di Coppito (Aq) dove per 2 giorni ho cercato di rendermi utile con quello che nella vita mi piacerebbe fare davvero: cucinare!
Il mio amico, lo chef Luca Mastromattei a cui potete dare un occhiata qui, mi ha coinvolto in questa bellissima (seppur triste) esperienza, gettandomi, senza chiedermi, nella mischia, tra fornelli, pentoloni mastodontici e coltelli affilatissimi.
L'Associazione cuochi Villa Santa Maria in pianta stabile dal maledetto 6 aprile cucina ininterrottamente per queste persone sfortunate che in 20 secondi hanno perso tutto, cercando di regalare almeno a tavola un pò di spensieratezza.
Stiamo in un tendone di 10 metri per 3, con 8 fuochi, un lavello industriale e 2 banchi da lavoro; tra le 7 e 8 persone a rotazione chi più, chi meno esperto che cucinano per 400.
Incredibile girare per il paese in divisa e trovare tanta riconoscenza per un semplice pasto preparato con quello che arriva dagli aiuti umanitari, chi ti offre il caffè, chi ti fa complimenti, chi semplicemente ti regala un sorriso in segno di gratitutdine.
Arrivo un po spaesato tra crolli di palazzine, chiese sventrate, cerco di fare qualche foto da riportare a voi, ma poi mi accorgo che non è uno spettacolo perchè sotto quelle macerie sono morte delle persone; allora solo qualche immagine per voi, con la promessa che tornerò di nuovo tra quei fornelli...
see you! F
3 commenti:
Esperienza straordinaria, nel bene e nel male.
A presto
sei veramente da ammirare!!! Mi complimento perchè riesci a portare sempre in primo piano la tua grande passione!!! BRAVO
non conoscevo il tuo blog, sono arrivata qui grazie ad post su liquida.
Grazie, è stato bello leggere il racconto di questa tua magnifica esperienza!
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